Lucca

La città e i mestieri
           
            A cura di Cinquini Jessica, Marcucci Antonella e Battaglia Filippo.                                  

Il nostro intento è quello di rivalutare la città attraverso gli antichi mestieri e le origini che danno vita a quella che è la toponomastica di alcune vie lucchesi. Tutto ciò è riconducibile poi ad interviste di persone che hanno vissuto in quei momenti, che hanno lasciato delle testimonianze o vissuto addirittura il cambiamento e la trasformazione del centro storico. Sappiamo e leggiamo tante cose, ma poi chi realmente si chiede:  "da dove vengo"?!. Sono davvero a conoscenza della storia che parte dalle mie origini ormai perse di vista dalla focalizzazione di altre informazioni necessarie sopratutto a livello turistico? Sembra che ci siano solo alcuni monumenti e leggende di riferimento mentre altri altrettanto importanti facendo delle statistiche non ne è a conoscenza nemmeno chi ci vive e ci passa davanti ogni giorno. Vogliamo aprire una riflessione su questo e dar vita ad un progetto che parte sì dagli antichi mestieri ma con l'obiettivo finale di riscoprire il territorio con una chiave alternativa e allo stesso tempo originale!

All'interno delle secolari mura che circondano Lucca la vita ferve oggi come un tempo e seppur molte attività lavorative siano scomparse o si siano trasformate modernizzandosi, la città stessa, con i nomi dei luoghi e delle strade, o con le abitudini dei cittadini, ci ricorda i 'mestieri' che animavano il centro:
Il ciabattino che ci restituiva le scarpe risuolate avvolte in carta di giornale.
Il barbiere che regalava, sotto le feste di Natale, il calendario tascabile, profumato di borotalco, con le attrici famose in costume da bagno.
Il lattaio che serviva il latte in anonime bottiglie dal collo largo tappate solo al momento dalla carta stagnola. 






La “bottega” che vendeva pane e pasta sciolti, avvolti in spessi fogli di carta gialla o color carta da zucchero (che venivano pesati anche loro!).
Per non parlare di un mestiere, sparito molto presto, e che solo i sessantenni di oggi possono ricordare: i venditori di bibite, di noccioline, di pop corn, di caramelle, e forse di sigarette, che, durante l’intervallo interminabile tra il primo e il secondo tempo del film al cinema, passavano in platea e in galleria con la cassetta a tracolla… chi faceva i necci con la pietra, il bigongiaio al lavoro, chi con mani sapienti realizza sportine di paglia, zoccoli in legno, i corbelli, le granate di saggina, i cesti in salice, chi intesse preziosi ricami, fa lavorare il telaio, chi cuce i materassi e impaglia le sedie, l'arrotino in bicicletta, lo stagnino, il tornitore, un figulinaio che realizza le figurine del presepe in gesso. ...

Quelli che seguono sono alcuni dei principali mestieri che venivano svolti all'interno delle mura di Lucca e dei quali si sono perse ormai le traccie:



2 commenti:

  1. commento a Lucca di prova

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  2. Firmate i post! Altrimenti non si sa chi l'ha scritto!!

    Giuseppe F.

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