domenica 10 giugno 2012

Leggende e Racconti Popolari


Leggende e racconti popolari

Ogni terra possiede leggende che si sono tramandate nel tempo. Anche la lucchesia è ricca di leggende suggestive, alcune delle quali riguardano proprio il territorio di Capannori.

Lucida Mansi


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Lucida Mansi era una bellissima ed elegante dama della nobile famiglia lucchese Antelminelli. Perdutamente innamorata di sé, fece dislocare nella Camera degli Sposi della sua residenza estiva capannorese Villa Mansi una miriade di specchi, dove potersi ammirare in ogni momento. Si dice anche che tenesse perfino nascosto un piccolo specchio nel libro delle Sacre Letture, per potersi guardare durante la messa.
Rimasta vedova all'età di 21 anni, si risposò nuovamente con l'anziano signore Gaspero Mansi. Questo matrimonio suscitò non poche polemiche non solo per la differenza di età fra i due ma soprattutto per la dissolutezza di costumi della sposa. Lucida, infatti, era un'assidua frequentatrice di feste e banchetti dove amava attorniarsi di giovani amanti che uccideva dopo poco tempo o nel giardino della Villa con diabolici trabocchetti sempre diversi, o gettandoli in botole irte di lame affilatissime.
Passarono gli anni tra amori e misfatti, quando un giorno Lucida vide specchiandosi che le prime rughe iniziavano a comparire sul suo volto e che i capelli bianchi iniziavano ad argentare la sua bionda capigliatura. Il Demonio capì che era un'occasione per lui propizia e offrì a Lucida 30 anni di giovinezza intatta in cambio della sua anima. La donna terrorizzata non esitò ad accettare.
Per il tutto il tempo pattuito con il Diavolo le persone che la circondavano continuavano a invecchiare, mentre lei manteneva intatta la sua bellezza e perdurava nella sua dissolutezza, fagocitando lusso e ricchezza e continuando a uccidere i suoi amanti.
Trent'anni dopo il patto, la notte del 14 Agosto 1623, il Diavolo si presentò per prendersi ciò che gli spettava. Lucida, ricordandosi della scadenza, cercò di ingannarlo arrampicandosi sulla Torre delle Ore di Lucca per spostare indietro l'orologio che stava per scoccare la mezzanotte. Il tentativo di bloccare la campana che segnava la sua morte fallì e così il diavolo la caricò su una carrozza infuocata, fece un giro di mura affinché tutti potessero udire le grida della sua vittima e, infine, si inabissò nel laghetto dell'orto botanico.
Prima di morire, Lucida cominciò a veder comparire uno dopo l'altro sul suo volto i segni della sua efferatezza: la sua pelle si avvizzì e il suo supplizio fu tremendo.
Infatti Lucida Mansi, che era nata nel 1606, mori disfatta dalla peste nel 1649: le sue spoglie sono nella chiesa dei Cappuccini a Lucca dove si trovano le cappelle della sua famiglia.
Chi volesse vedere il bellissimo volto della dama, deve immergere la testa nel laghetto dell'orto botanico a Lucca: la vedrà addormentata.

La Quercia delle Streghe 

                                             Foto tratta da http://www.ciaccimagazine.org


La Quercia delle streghe è un albero di dimensioni quasi irreali che si trova nella frazione di San Martino in Colle e che è oggetto di due importanti leggende. 
La prima leggenda  narra che questo maestoso albero fosse stato il punto di ritrovo per le streghe che erano solite fare i loro riti e danzare sopra di esso. La sua forma schiacciata, con i rami sviluppati quasi orizzontalmente, sarebbe dovuta alla ripetuta  presenza delle streghe sulla chioma. E' questo il motivo per il quale viene chiamata "quercia delle streghe".
La seconda leggenda collega la quercia alla favola di Pinocchio: questa sarebbe proprio la pianta sotto la quale Pinocchio avrebbe sepolto i denari durante il cammino per il Paese dei Balocchi, incoraggiato dal Gatto e la Volpe. Secondo Collodi, probabilmente, il Paese dei Balocchi sarebbe stata una rappresentazione del Settembre Lucchese (mese in cui la zona è oggetto di fiere, incontri e iniziative). Se così fosse la Quercia delle streghe" si troverebbe proprio lungo la strada che collega il paese di Collodi a Lucca.

La Madonna di Santa Maria di Tofori 

                                             


La leggenda si riferisce alla statua della Madonna trecentesca in alabastro che si trova attualmente nella Chiesa di Santa Maria a Tofori. Si narra che la statua venne ritrovata nella Chiesetta di Santa Maria e venne trasportata nella chiesa principale della Pieve di San Gennaro.  Successivamente ricomparve miracolosamente nella Chiesa di Tofori dove era avvenuta la scoperta. Questo avvenimento venne considerato un segno divino e la statua venne lasciata nel luogo del miracoloso ritrovamento.





Elena T.

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