sabato 9 giugno 2012

Antichi mestieri

Uno dei chiodi 
Vivo in una casa colonica  tipica di queste zone, edificata a fine '800, guardando le travi a vista con i suoi chiodi dell' epoca fatti a mano, mi è venuto in mente questo richiamo agli antichi mestieri:











La lavorazione del ferro per la produzione di utensileria


L'attività estrattiva in Toscana e la conseguente lavorazione del minerale,  sono documentate fin dall'epoca etrusca. L'evoluzione tecnologica degli impianti e delle produzioni ha portato, nei secoli a precise scelte localizzative, così che è possibile identificare nell'alta Versilia, nella Montagna Pistoiese e nel Mugello alcune delle aree di elezione della produzione di utensileria in ferro e acciaio. L'attività estrattiva in Versilia, ad esempio, è documentata già agli inizi del XIII secolo.La produzione era costituita per lo più da ferri e chiodi da cavalli, da bullette e gangheri e piccoli utensili, destinati prevalentemente al mercato locale. Oltre al "maestro di fornace" che impostava la produzione e ne fissava il metodo, lavoravano nella ferriera un "menatore di mantici", uno scaldatore, alcuni fucinatori che battevano il ferro, alcuni manovali e talvolta un maestro carbonaio. A metà del XVI secolo Cosimo I, avendo ottenuto l'appalto generale delle vene di ferro dell'Elba, decise di acquistare e ristrutturare molte antiche ferriere (nel 1488 la produzione di ferro della Versilia era già passata ai Medici) e di far costruire nuovi forni nelle aree tradizionalmente interessate dall'attività siderurgica: nella Montagna Pistoiese e a Ruosina nell'Alta Versilia. La tradizione nel settore metallurgico non si è dunque spenta: le antiche ferriere della Versilia sono state trasformate in segherie, ma sopravvive a Pomezzana una rinomata produzione locale di coltelli e utensileria.
Sara Balugani

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